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Costiera Amalfitana

 

La Costiera amalfitana è ricompresa tra i 54 siti italiani inseriti dall’UNESCO nella World Heritage List. La Costiera appare come un balcone sospeso tra il mare blu cobalto e le pendici dei monti Lattari, in un rincorrersi di vallate e promontori tra calette, spiagge e terrazze coltivate ad agrumi, viti e ulivi. Un ambiente unico, perfetto esempio di paesaggio mediterraneo con uno scenario di grandissimo valore culturale e naturale dovuto alle sue caratteristiche topografiche e alla sua evoluzione storica.

L’area di circa 11.231 ettari ricompresa tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno consta di 16 Comuni della Provincia di Salerno: Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Raito, Ravello, Sant’Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare.

Le città e i paesi della Costiera hanno diverse tradizioni e peculiarità ma sono tutti caratterizzati da monumenti architettonici come la torre Saracena di Cetara, la cattedrale romanica di Amalfi e il suo “Chiostro del Paradiso” di chiara influenza orientale, la chiesa di San Salvatore de’Bireto ad Atrani, dove storicamente veniva celebrata la cerimonia di investitura del Dogi amalfitani, e Ravello con la sua bella cattedrale e la superba Villa Rufolo.

La cittadina di Vietri sul mare è considerato la culla della maiolica, ed infatti, la cupola della chiesa di San Giovanni Battista e la facciata dell’Arciconfraternita dell’Annunziata e del Rosario sono ricoperte da queste coloratissime ceramiche.

 

Sulla strada che da Amalfi arriva al “paese dipinto” di Furore, si trova l’incantevole borgo di Conca Dei Marini caratterizzato da casette seicentesche di colore bianco.

Del pari i borghi di pescatori di Cetara e Maiori, tra i centri balneari più frequentati per la loro spiaggia di sabbia fine, vantano due chiese – rispettivamente San Pietro e Santa Maria a Mare – dalle cupole rivestite di mattonelle maiolicate.

Lungo la costa, un altro gioiello è il paese di Minori, definito l’Eden della Costiera per il clima ventilato e fresco.

Nella valle del Dragone sorge la graziosissima Atrani, ben lontana dal turismo di massa. In questa cittadina che conserva tutta la sua autenticità marinara, c’è una stupenda piazzetta sul mare.

Poi c’è Amalfi, la cittadina fondata nel IV secolo a.C. che dà il nome alla Costiera.

Antica Repubblica Marinara, Amalfi detenne per molto tempo il monopolio del commercio nel Mar Tirreno, esportando i prodotti italiani nei mercati orientali ed importando spezie, profumi, perle, gioielli, tessuti e tappeti da commerciare in occidente.

L’architettura abitativa è di influenza orientale, con gruppi di case abbarbicate sulle pendici scoscese, e collegate da vicoli e scale.

Ad Amalfi nacque e si sviluppò la caratteristica architettura arabo – siciliana ed il duomo di Sant’Andrea Apostolo è un perfetto esempio. Il Duomo è tra i monumenti più visitati della costiera, ricostruito in forme barocche nel ‘700, con la meravigliosa scalinata e il suo incantevole chiostro, nominato Chiostro del Paradiso,

Attraversata la graziosa Praiano, si giunge a Positano, luogo di villeggiatura fin dall’epoca dell’impero romano, con le sue bianche case degradanti verso il mare, raccolte attorno alla chiesa di Santa Maria Assunta, anch’essa dalla cupola maiolicata.

Tipici i suoi piccoli corsi ricchi di botteghe, dove poter acquistare prodotti dell’artigianato locale e le tantissime “scalinate” che dall’alto del paese giungono in basso, alla spiaggia.

Tra le spiagge principali ricordiamo la Spiaggia Grande e quella di Fornillo, entrambe raggiungibili a piedi; La Porta, Arienzo e San Pietro Laurito, tutte accessibili principalmente via mare.

Inoltre la Costiera amalfitana può vantare, cultura e architettura anche con i suoi paesi collinari: Scala, Tramonti, Raito, conosciuto per le caratteristiche “scale”, che sono l’unico mezzo con il quale si può girare in paese, e Ravello.

Ravello, adagiato a 350 metri di quota, è uno degli incanti della costiera per l’eleganza delle sue ville: i giardini e i belvedere di villa Rufolo e villa Cimbrone si aprono su panorami mozzafiato.

 

 

 

Costiera Cilentana

 

 

Il Cilento è uno dei territori più belli della Campania. Incluso interamente nella provincia di Salerno, vanta numerosi luoghi di grande interesse turistico. Inoltre buona parte del territorio rientra nel parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, che ha lo scopo di tutelare il ricco patrimonio naturalistico della zona in cui eccelle, fra l’altro, la Primula palinuri petagna, endemica delle coste calcaree fra Sud della Campania e Calabria e simbolo dello stesso parco nazionale.

 

ACCIAROLI, PIOPPI E POLLICA

Acciaroli è un borgo sul mare di interesse turistico, appartenente al Comune di Pollica e ricordato per i numerosi soggiorni di Ernest Hemingway. Affacciata sul mare sorge la chiesa dell’Annunziata, sorta nel 1187, mentre nei pressi si trovano i resti di un’antica torre di difesa angioina, con la base quadrata. Il paese di Pollica, sede municipale, sorge in un luogo molto panoramico: notevoli qui il Castello medievale del 1290 e la cappella di S. Pietro del 1524. Poco fuori il paese sorge il convento di Maria SS. delle Grazie, dei frati minori, del 1611.

 

Per diversi anni il Comune ha avuto da Tci e Legambiente le 5 vele per il mare pulito, ma in realtà tutto questo territorio può vantare un grande rispetto per l’ambiente poiché raggiunge il 76 % di raccolta differenziata e azzera i consumi energetici degli edifici pubblici a impatto zero. Imponenti per esempio gli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica (di circa 70 Kwh); inoltre è stato attivato un progetto sperimentale per produrre energia elettrica dal moto ondoso ed è stato recuperato un antico mulino ad acqua per la produzione di energia idroelettrica. Pure ristrutturato il Museo del Mare nella frazione Pioppi e realizzato un Centro velico dedicato ai diversamente abili.

 

VELIA/ELEA

Velia/Elea è un importante sito archeologico del Cilento, fondato verso il 540 a.C. da coloni focei. Al tempo dei Greci era denominata Elea, mentre i Romani la ribattezzarono Velia come scrisse Plinio nella Naturalis Historia. La città, già colonia di Marsiglia, rimase tenace custode dell’ellenismo, continuando a usare la lingua greca anche nell’età imperiale; fu celebre anche per la scuola filosofica eleatica. Oggi della città antica si osservano gli scavi iniziati da Amedeo Maiuri nel 1921 e continuati poi negli anni Cinquanta e Sessanta. Si possono osservare, tra l’altro, i resti delle porte della città (Porta Rosa e Porta Marina), di un edificio termale, dell’acropoli, dell’agorà e del santuario di Poseidon Asphaleios.

 

GROTTE DI PERTOSA-AULETTA

Le Grotte di Pertosa-Auletta sono l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare su un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna. Il fiume Negro nasce in profondità e vi offre un affascinante e inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea. Le grotte si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni, in un percorso ricco di concrezioni, dove stalattiti e stalagmiti decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse, suscitando stupore ed emozione.

La visita guidata prevede un viaggio di oltre un chilometro, con 400 metri da percorrere in barca navigando sul fiume sotterraneo, per giungere alla cascata interna e visitare la Sala del Paradiso, per poi continuare sul ramo settentrionale scoprendo la maestosità della Grande Sala, le particolarità della Sala delle Spugne e il fascino del Braccio delle Meraviglie.

 

CERTOSA DI S. LORENZO DI PADULA

La certosa di S. Lorenzo, anche conosciuta come certosa di Padula, è di certo uno dei posti più belli della provincia di Salerno.  Il complesso conta circa 350 stanze e occupa una superficie di 51.500 metri quadrati di cui 15.000 impegnati solo dal chiostro, tra i più grandi del mondo. La Certosa di San Lorenzo, infatti, grazie alla sua vasta estensione è seconda solo alla Certosa di Grenoble in Francia.
La nascita di Padula risale al IX-X secolo quando, cessate le incursioni saracene, la popolazione che si era rifugiata nelle alture preferì insediarsi sulla collina, in prossimità della via consolare, dove ancora sorge il centro abitato; alla fondazione del sito della Certosa contribuirono i monaci Basiliani. Il chiostro, costruito a partire dal 1583, si sviluppa su due livelli: in basso, il portico con le celle dei padri; in alto, la galleria finestrata utilizzata per la passeggiata settimanale. Durante questa “uscita” la clausura veniva interrotta e i padri potevano comunicare e pregare insieme. Nel 1998 la certosa è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e nel 2002 è stata inserita dalla Regione Campania nel novero dei Grandi Attrattori Culturali.
GROTTE DI CASTELCIVITA

Le Grotte di Castelcivita, conosciute anche come le Grotte di Spartaco, si estendono per svariati chilometri nel massiccio dei Monti Alburni, nei comuni di Castelcivita e Controne, ma solo 1700 metri sono accessibili ai visitatori. Si tratta di un complesso di cavità carsiche particolarmente ricche di stalattiti e stalagmiti dalle mille forme; con un totale di circa 4800 m di lunghezza, rappresentano oggi uno dei complessi speleologici più vasti dell’Italia meridionale.
 

CAPO PALINURO

Capo Palinuro è una di quelle località che da sempre hanno affascinato i viaggiatori di ogni epoca, al punto che lo stesso Virgilio le ha riservato una citazione nell’Eneide. Il mare è cristallino. Le spiagge ampie e sabbiose si alternano a tratti rocciosi accessibili solo via mare che nascondono veri gioielli naturali quali la spiaggia del Buon dormire oppure suggestive grotte. Merita almeno una visita la spiaggia dell’Arco Naturale e la vicina spiaggia del Mingardo dove è possibile prendere a noleggio i pedalò per andare alla scoperta di posti altrimenti inaccessibili.

Questo incantevole paesaggio è stato più volte scelto come location di famosi film e non mancano i ristoranti tipici dove gustare la tipica cucina cilentana e ottimi piatti a base di pesce fresco. Per poter visitare le principali grotte della zona – la più famosa è la Grotta Azzurra, ma sono da visitare anche la Grotta del Sangue e quella dei Monaci – si possono effettuare dei tour in barca rivolgendosi agli operatori locali; presso il porto è possibile visionare gli orari di partenza, la durata delle escursioni e i relativi costi.

 

MARINA DI CAMEROTA

Marina di Camerota, incastonata tra promontori rocciosi a strapiombo sul mare, ai piedi di colline disseminate da antiche torri difensive e da estesi uliveti secolari, è la frazione più popolosa del Comune di Camerota. Marina è una delle mete del Cilento più frequentate, preferita dal turismo balneare per la bellezza delle spiagge (certificate con le cinque vele di Legambiente e Touring nel 2001 e 2015) e per il mare cristallino, tanto che il Touring da decenni è presente con il suo splendido villaggio turistico.

La costa è frastagliata, ricca di grotte naturali scavate nella roccia a pelo d’acqua, e qua e là si aprono spiaggette sabbiose che sembrano arrivare dritte dai tropici; le spiagge più ampie ed attrezzate invece sono proprio in centro paese. Le spiagge di Marina sono numerose (alcune sono state location di film come Gli argonuati 2 e del recente Wonder woman): la spiaggia di S. Domenico, si trova tra il centro storico e il porto, con sabbia bianca e finissima, è lambita dalle acque turchesi di un mare limpidissimo, sulla quale si alternano tratti liberi e stabilimenti balneari; la spiaggia Lentiscelle si trova al confine meridionale del paese: alterna tratti organizzati a spiaggia libera, la maggior parte, su un arenile di sabbia dorata mista a ghiaia; la spiaggia Calanca dista pochi minuti a piedi dal centro del paese e vi si accede attraverso una scalinata a gradoni che termina sull’unico tratto di spiaggia libera: al largo si staglia l’isola delle Sirene, sorvegliata dalla torre Calanca, proprio di fronte; infine, la spiaggia più a nord, in parte di competenza del villaggio del Touring, è la Cala d’Arconte (maggiori informazioni in quest’articolo).

 

PORTO INFRESCHI

Porto Infreschi, eletta spiaggia più bella d’Italia nel 2014 da Legambiente, è considerata il gioiello marino del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Ancora miracolosamente immune agli insediamenti umani, il Porto naturale degli Infreschi è uno dei siti di maggiore suggestione dell’intero Cilento costiero, già utilizzato dalle navi romane. Un angolo di paradiso al centro del quale si apre un approdo naturale, meta di numerosissimi diportisti durante la stagione estiva, protetto da bancate rocciose contro di cui si rompono le spumeggianti onde del mare. Nelle acque di questa baia, sono stati spesso avvistati dei delfini, attirati dalla straordinaria abbondanza di pesce.

 

 

 

 

 

LA CITTA’ DI SALERNO

 

Dal Castello Arechi al Lungomare Trieste ecco cosa vedere a Salerno in un giorno. Per visitare Salerno in un giorno potreste pensare di seguire un percorso di trekking urbano che vi introdurrà innanzitutto nell’antica via dei Mercanti, che attraversa l’intero centro storico, oltre che portarvi alla scoperta della Pinacoteca Provinciale, del Duomo di Salerno, del Complesso di Santa Sofia, dei Giardini della Minerva ed, infine, della Villa Comunale. Questo tour vi porterà a visitare Salerno in un giorno così da poter ammirare le caratteristiche di una città che un tempo era sede della prima e più importante scuola medica di tutta Europa, capitale dell’omonimo principato Longobardo durante il Medioevo e Capitale d’Italia durante la seconda Guerra Mondiale.

Castello Arechi

 

Una delle attrazioni di Salerno è sicuramente il Castello Arechi. La vista che si aprirà dinanzi a voi, una volta giunti sulla sommità del castello, vi lascerà stupefatti e senza parole. Potrete godere di un panorama meraviglioso, dalla punta della Costiera Amalfitana e fino ad Agropoli.
Il Castello è un autentico esempio di architettura Medievale, ancora ben conservato, e apprezzato in tutta Italia.

 

 

Pinacoteca Provinciale di Salerno

 

Lungo Via de’ Mercanti, suggestiva e antica strada che attraversa tutta la città vecchia, si raggiungere la Pinacoteca Provinciale di Salerno che si trova al primo piano del Palazzo Pinto del XVII secolo. Il palazzo è stato residenza nobiliare di una delle più importanti famiglie di Salerno. La storia della galleria è in realtà cruciale per l’amministrazione provinciale di Salerno, impegnata non solo nel recupero nella valorizzazione dei dipinti, ma anche nel restauro dell’edificio stesso. La mostra all’interno è divisa cronologicamente in tre sezioni: dal XV al XVIII secolo, Salernitani e Costaioli, e Artisti stranieri. Nelle vicinanze è situato il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana che è testimonianza dell’antica scuola famosa in tutto il mondo.

 

Duomo di Salerno

 

La Cattedrale di Salerno è situata in Piazza Alfano I e rappresenta senza ombra di dubbio l’attrazione più importante di Salerno. La cattedrale fu costruita in stile romanico nel XI secolo e successivamente rimodificata più volte. All’interno del duomo di Salerno dovete assolutamente vedere la cripta.

All’interno della cripta è custodito il ceppo, dove secondo la tradizione, furono decapitati tre martiri: Caio, Ante e Fortunato. La leggenda narra che mettendo l’orecchio su di esso, si può ancora udire il rumore del sangue che scorre.

 

Complesso di Santa Sofia

 

Il complesso fu costruito alla fine del X secolo ed in origine ospitava l’ordine benedettino dedicato a Santa Sofia, da cui oggi prende il nome. Dopo la recente ristrutturazione è utilizzato come sede di eventi e mostre. Il complesso di Santa Sofia ospita anno dopo anno mostre di pittori e personaggi di fama internazionale, quali ad esempio Picasso, Miro, Caravaggio, Warhol e Pierluigi Nervi. Non mancano eventi, progetti e mostre legate alle varie organizzazioni e feste pubbliche come il Linea D’Ombra Festival e la Fiera del Crocifisso Ritrovato.

 

Giardini della Minerva

 

Dal Complesso di Santa Sofia, continuiamo il nostro itinerario lungo via Torquato Tasso fino a raggiungere il Giardino della Minerva, molto probabilmente la terza cosa più importante da vedere a Salerno. Il giardino della Minerva è un magnifico orto botanico che nel XII secolo, appartenne alla famiglia di Matteo Silvatico, medico eminente della Scuola Medica Salernitana, ed esperto di piante utilizzate per la produzione di medicinali. I giardini della Minerva si sviluppano lungo l’asse che va dalla Villa Comunale fino al Castello Arechi. Il giardino che oggi si presenta in tutto il suo splendore, fu il primo Giardino Botanico d’Europa per la coltivazioni di pianti a scopo medico.

Davvero i giardini meritano una visita, dunque non perdeteveli!

 

 

Lungomare di Salerno

 

Dopo aver visitato la Villa Comunale, ed aver cenato in uno dei graziosi e tipici ristoranti del centro storico di Salerno, come conclusione del nostro tour di Salerno, non possiamo certamente perdere l’opportunità di visitare il giardino più bello di Salerno, il Lungomare di Salerno. Le panchine di fronte al mare offrono una vista mozzafiato sul Golfo di Salerno e sulla Costiera Amalfitana, il luogo perfetto dove potersi rilassare in tutta tranquillità dopo una giornata movimentata.